La Fiera di Grottaferrata è pronta ad aprire i suoi battenti per un’edizione numero 417 ancora una volta sotto le insegne commissariali. Ma non per questo, assicurano da palazzo Consoli e gli stessi organizzatori, sarà un’edizione non all’altezza di quelle che l’hanno preceduta. Anzi, verrebbe da dire quasi che basta poco.
Un protocollo allestito con grande attenzione e rispetto dei ruoli quello che si celebrerà sabato mattina dalle 9,30 in occasione dell’attesa inaugurazione dell’evento che resterà aperto fino al 26 marzo.
Ospite d’onore la Fanfara dei carabinieri che percorrerà il corso del Popolo fino a raggiungere l’Abbazia dove ad attendere la celebre ensemble marciante ci saranno le autorità civili, militari e religiose con a capo il commissario straordinario di Grottaferrata, prefetto Giacomo Barbato, nelle vesti di “padrone di casa”, accompagnato dal vescovo della diocesi tuscolana monsignor Raffaello Martinelli e dall’amministratore apostolico del monastero esarchico di San Nilo, monsignor Marcello Semeraro.
Il corteo muoverà quindi le mosse per poche centinaia di metri fino a raggiungere l’ingresso della Fiera a metà viale di San Nilo. In questi giorni da Palazzo Consoli sono partiti più di 150 inviti per autorità, rappesentanti istituzionali e di vari enti ed associazioni: prevedibile la consueta presenza delle massime rappresentanze militari e di molti sindaci del territorio dei Castelli romani.
Nella tensostruttura destinata al Comune di Grottaferrata, in una serie di stand troveranno spazio l’Ente comunale, la polizia di Stato, i carabinieri, la Guardia di finanza, la Croce rossa italiana, la protezione civile ed i vigili del fuoco che avranno dunque una vetrina permanente per le proprie attività istituzionali. Un altro stand è stato riservato alle associazioni cittadine: a completare il tour gli spazi destinati all’Ini (che allestirà un vero e proprio ambulatorio con prestazioni sanitarie gratuite), la Coldiretti che coinvolgendo produttori delle zone terremotate metterà in vendita prodotti provenienti dal Centro Italia e la Comunità Montana. Particolarmente fitto il calendario di incontri, eventi e convegni previsti nell’area eventi e per i quali sarà diramato nei prossimi giorni apposito cartellone.
Una giornata inaugurale di grande impatto, insomma. A margine resta solo la polemica sollevata da “Ce steva na vota” in merito alla mancata concessione del contributo richiesto. Polemica che appare stucchevole nei toni e nei temi dal momento che, notoriamente, i contribuiti che i Comuni possono riconoscere per eventi ed iniziative sono ridotti a zero. E così, nonostante ripensamenti dell’ultima ora, la bella partecipazione in costume dell’associazione all’interno del corteo inaugurale non ci sarà.